
Sette anni fa avevo un cliente, Enrico, che mi piaceva frequentare, anche se solo per motivi di lavoro.
A un certo punto io ha cambiato azienda, poco dopo anche lui. E ci siamo persi di vista.
Un paio di mesi fa, mettendo in ordine vecchie carte, ho ritrovato il suo biglietto da visita e mi sono ricordato di lui con affetto e con la voglia di cercarlo.
Il mattino dopo, accendendo il computer, ho trovato la sua richiesta di amicizia su FaceBook che più o meno iniziava così: “Ieri sera, mettendo a posto vecchie carte e alcuni ricordi, ho trovato un libro che mi avevi regalato”.
A sette anni di distanza, la stessa sera, tutti e due abbiamo ritrovato qualcosa che ci riportava in contatto. Evidentemente il destino ha deciso che le nostre strade si dovessero incrociare di nuovo.
Il motivo lo scopriremo solo vivendo.
1 commento:
Non lo chiamarei destino ma credo che si tratti di una comunicazione extrasensoriale alla quale non diamo mai ascolto
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