martedì 30 dicembre 2008

Le canzoni di mr. Jones #2

The hand that wrote this letter sweeps the pillow clean
So rest your head and read a treasured dream
I care for no one else but you
I tear my soul to cease the pain
I think maybe you feel the same
What can we do?
I'm not quite sure what we're supposed to do
So I've been writing just for you

They say your life is going very well
They say you sparkle like a different girl
But something tells me that you hide
When all the world is warm and tired
You cry a little in the dark
Well so do I
I'm not quite sure what you're supposed to say
But I can see it's not okay

He makes you laugh, he brings you out in style
He treats you well and makes you up real fine
And when he's strong he's strong for you
And when you kiss it's something new
But did you ever call my name just by mistake?
I'm not quite sure what I'm supposed to do
So I'll just write some love to you


David Bowie, 1969

I ricordi di mr. Jones #1 - Il mare


C’era sempre il mare nei suoi ricordi.
C’era la forza delle onde che scuotono gli scafi delle barche.
C'erano il buio e il freddo della profondità che lo abbracciavano.
C’era quel vago senso di smarrimento a cui spesso si abbandonava guardando l’orizzonte.
C’era lei, incerta, che imparava a nuotare tra la paura e la gioia.
E c’era sempre e finalmente la pace.

Le citazioni di mr. Jones #2

Yesterday is history.
Tomorrow is mistery.
But today is a gift, that's why we call it "present".


Joan Rivers

lunedì 29 dicembre 2008

Wikipedia ha bisogno di aiuto

Appello del fondatore di Wikipedia, Jimmy Wales

Le canzoni di mr. Jones #1

Sono contento di voi che mi aprite la porta
Sono contento di voi che allungate la mano
Sono contento di voi che mi offrite la cena
Sono contento di voi che richiudete piano
Lo sono anche di voi che mi scavate il sangue
Lo sono anche di voi che volete asciugare
Lo sono anche di voi che mi rifate nuovo
Lo sono anche di voi che tornate a bagnare
E pensare che quando vecchi parleremo
le battaglie, i premi e le viltà saranno dei ricordi
È l'età che va e non domanda mai
L'ora di libertà da te, da giochi e guai

Forse la volontà di lavorare insieme
Forse la volontà di avere una famiglia
Forse la novità che potete baciare
Forse la novità che sapete aiutare
Ma son contento di voi che mi state vicino
Sono contento di voi che siete nuovi amici
Sono contento di voi che mi fate lottare
Sono contento di voi perché siete felici
E pensare che quando vecchi ci vedremo
le condanne, i patti e le bontà saranno dei ricordi
È l'età che va e non regala mai
L'ora di libertà da te, da giochi e guai


Alberto Fortis, 1979

sabato 27 dicembre 2008

Le associazioni mentali di mr. Jones

Proverbi italiani nel mondo


Secondo il Washington Post la Cia ricompenserebbe con pillole di Viagra i capi clan afghani in cambio della loro collaborazione.
Secondo la Cia, infatti, le pillole blu gratificherebbero i capi clan più delle ricompense in denaro, dal momento che avendo più mogli da soddisfare (e spesso più giovani), il loro machismo ne esce esaltato.
Evidentemente anche nell'integralista Afghanistan tira più...

Gli amici di mr. Jones - Rocky

Mr. Jones era sempre in cerca di nuovi amici. Quel Natale suo cugino, insieme con la sua compagna, gli regalò l’adozione a distanza di un cane ospite del canile comunale di Genova (anche se aveva ragione quando disse che il regalo, in realtà, l’aveva fatto al cane...).
Comunque sia quel Natale mr. Jones trovò sotto l'albero un nuovo amico, Rocky, e ne fu felice. Ma si augurò che, non potendolo fare lui, prima o poi qualcuno lo adottasse davvero.

Autostrade nel mondo

L’Autostrada del Sole collega e unisce l’Italia. Inaugurata nel ’64 è tuttora oggetto di continui lavori di ampliamento delle corsie, manutenzione più o meno straordinaria, posa di asfalti drenanti, tratti sperimentali antinebbia, e amenità varie.
Una ventina d’anni fa andai negli Emirati Arabi per un reportage giornalistico.
La stanza al ventesimo piano del mio albergo a Dubai si affacciava su un’imponente strada a dieci corsie percorsa solo da alcuni carretti trainati da muli sfiniti da un sole che non concedeva tregua.
In quei giorni incontrai un rappresentante del Governo al quale chiesi come mai costruissero strade tanto grandi per pochi asini così stanchi. E la sua risposta fu disarmante: “Vede – disse, è vero che oggi ci passano solo gli asini, ma tra pochi decenni queste strade saranno piene di auto e di camion”.

venerdì 26 dicembre 2008

Il senso della nebbia per mr. Jones

Solo chi è cresciuto a Milano può comprendere la sensazione di un “esule” che tornando a casa in una fredda giornata di metà dicembre trova la città avvolta da una nebbia impenetrabile.
Mr. Jones quella sensazione la conosceva bene.
E considerò quanta nostalgia si possa provare per qualcosa che i più detestano.
La nebbia gli era certamente malinconica. Ma per lui che l’aveva nel cuore diventò la quinta di un teatro che copriva una parte del palcoscenico e che gli lasciava immaginare ciò che dietro vi era nascosto.
E, forse, immaginando il resto della scena intuì anche qualcosa di sé.

I dubbi di mr. Jones

Mr. Jones sapeva amare. Almeno ci provava.
Ma percepiva qualcosa di strano nel rapporto tra un uomo e una donna.
Sentiva innanzitutto la difficoltà di comprendersi nei momenti più duri. Soffriva per l’incapacità che hanno alcune persone di accettare le necessità altrui, come se un perverso istinto di sopravvivenza spingesse l’uno a ignorare le sofferenze dell’altro per preservare se stesso.
Ed è così che, proprio nei momenti in cui avrebbe avuto bisogno di più affetto e di calore, vedeva la sua amata allontanarsi, negandogli anche quei minimi gesti di affetto che gli sarebbero stati vitali.
In momenti come quelli si chiedeva che senso avesse l’amore, che senso avesse dirsi frasi appassionate e farsi promesse d'amore, se poi l’autoconservazione ha sempre e comunque il sopravvento.

mercoledì 10 dicembre 2008

Tra film e realtà

Il film.
Lui e lei, a letto.
Lui: "Amore, abbracciami".
Lei, appena addormentata, si volta, lo guarda: "Ti amo". 
Poi lo stringe a sé.

La realtà.
Lui e lei, a letto.
Lui: "Amore, abbracciami".
Lei, appena addormentata, si volta, lo guarda: "Senti, io ti abbraccio anche, ma tu non puoi rompere le palle in questo modo a una che si sta addormentando!". 
Poi lo stringe a sé.

martedì 9 dicembre 2008

Mr. Jones e la televisione #2

Mr. Jones seguiva una puntata delle Invasioni barbariche di Daria Bignardi nel corso della quale si discuteva sul ruolo di FaceBook. Tra gli ospiti c’erano Ernesto Assante (grazie a dio, pensò), e una certa Giulia Carcasi, scrittrice.
La biondina criticava FB con frasine a effetto tipo “è come dare una stretta di mano con i guanti” (cosa, più che distaccata, soprattutto maleducata, pensò Jones). La bionda scrittrice, si vantava di avere visto FaceBook solo una volta tramite l’account di un’amica e a Jones venne da chiedersi perché ne parlasse tanto se non lo conosceva. Ma lei si ostinava a definire quel social network come un sistema di relazioni solo virtuali e in quanto tali fasulle, di facciata, che autorizzano le persone a parlare della vita non avendola vissuta e, pertanto, in maniera superficiale.
A quel punto mr. Jones volle sapere di più di quella giovane, e su Wikiquote trovò alcuni suoi aformismi:
- “A volte, ti serve un passo falso per capire come si cammina e dopo prendi il via...
- “Vivere è come scalare le montagne: non devi guardarti alle spalle, altrimenti rischi le vertigini (…)”.
Alla faccia della profondità e dell’originalità di pensiero, pensò mr. Jones.
E ricordò che su FaceBook aveva spesso condiviso con alcuni amici (reali), riflessioni certamente più interessanti di quelle frasette della biondina. Su FaceBook aveva spesso incontrato persone di luoghi lontani che della vita gli avevano insegnato molto più di quanto, pensò, non ne avesse capito lei.
Ma, soprattutto, si chiese perché la televisione continuasse a osannare tanti e tali arroganti improvvisati.

Mr. Jones e la televisione #1

Scorrendo fra i canali della televisione mr. Jones si fermò qualche minuto a guardare una trasmissione chiamata X-Factor, in cui aspiranti cantanti mettevano alla prova il loro talento.
Più che dal programma in sé, mr. Jones rimase colpito dal comportamento di un signore di nome Morgan che stava seduto accanto a una donna sgraziata e un po' volgare che in trasmissione chiamavano Simona.
In quel momento una giovane ragazza si esibiva su un piccolo palcoscenico e, in effetti, non valeva granché.
Tuttavia ci provava, ci metteva impegno, e forse ci sperava pure in quell’audizione. Ma, per tutta risposta, il signor Morgan le rideva in faccia. E più quella poveretta si impegnava, più lui si sbellicava, picchiava i pugni sul tavolo, si teneva la pancia, si stropicciava gli occhi, …
Mr. Jones rimase piuttosto infastidito da quel comportamento tanto arrogante, e continuò a guardare la trasmissione per pochi minuti.
Giusto il tempo per riflettere sul fatto che trasformare un burino in una popstar presenta sempre qualche rischio.

sabato 6 dicembre 2008

Il compleanno di mr. Jones

Quel giorno, svegliandosi, mr. Jones si ricordò che era il suo compleanno. Non sapeva quanti anni compisse, non lo ricordava più, distratto com'era.
Comunque si alzò con un senso di malinconia per quando, più giovane, aspettava il giorno del suo compleanno con l'entusiasmo di chi ne ha tanti altri davanti.
Radendosi davanti allo specchio del bagno scrutò a lungo i suoi stessi occhi come cercando qualcosa che non riusciva più a trovare.
Poi si fece gli auguri, e uscì di casa.

venerdì 5 dicembre 2008

Esiste il destino?


Sette anni fa avevo un cliente, Enrico, che mi piaceva frequentare, anche se solo per motivi di lavoro.
A un certo punto io ha cambiato azienda, poco dopo anche lui. E ci siamo persi di vista.
Un paio di mesi fa, mettendo in ordine vecchie carte, ho ritrovato il suo biglietto da visita e mi sono ricordato di lui con affetto e con la voglia di cercarlo.
Il mattino dopo, accendendo il computer, ho trovato la sua richiesta di amicizia su FaceBook che più o meno iniziava così: “Ieri sera, mettendo a posto vecchie carte e alcuni ricordi, ho trovato un libro che mi avevi regalato”.
A sette anni di distanza, la stessa sera, tutti e due abbiamo ritrovato qualcosa che ci riportava in contatto. Evidentemente il destino ha deciso che le nostre strade si dovessero incrociare di nuovo.
Il motivo lo scopriremo solo vivendo.

I misteri delle proporzioni

Gli Stati Uniti d’America
Gli USA si estendono per quasi 10 milioni di km quadrati e producono un Pil che sfiora i 14.000.000 milioni di dollari.
Negli USA vivono 300 milioni di abitanti di varie etnie e discendenze: latinoamericani, tedeschi, irlandesi, inglesi, neri e afroamericani, e poi filippini, indiani, giapponesi, danesi, polacchi, coreani, greci, italiani (18 milioni), francesi, cinesi, ...

L’Italia
L’Italia si estende per poco più di 300mila km quadrati e produce un Pil appena superiore ai 2.000.000 milioni di dollari.
In Italia vivono meno di 60milioni di persone, con un numero di immigrati non italiani inferiore al 18%.

Il punto
La macchina statunitense è guidata da una Camera dei Rappresentanti composta da 435 membri.
La bicicletta italiana è guidata da un Parlamento che di membri ne conta 950.

La considerazione
In pratica, gli americani hanno un parlamentare ogni 700mila abitanti, e tutto funziona piuttosto bene.
Noi abbiamo un parlamentare ogni 60mila abitanti, e non funziona un cazzo.

mercoledì 3 dicembre 2008

Gli auguri di mr. Jones

I quotidiani e i telegiornali di quel giorno davano ampio risalto al 27° compleanno di Britney Spears. Mr. Jones, nei suoi pensieri, le fece gli auguri.
Subito dopo, però, si sentì in dovere di sfogliare la sua enciclopedia alla ricerca di altri compleanni che i giornali non riportavano mai:
- Stephen Hawking, che il prossimo 8 gennaio compirà 67 anni
- Nelson Mandela, 91 anni il 18 luglio
- Frederick Sanger, 13 agosto, 91 anni
- Doris Lessing, 90 anni in ottobre
- Martti Ahtisaari, 72 anni in giugno
- ...

L'altruismo di un amore semplice


Proverò a riassumere in poche righe una storia molto lunga che ha come protagonisti una coppia di amici di Colombo (Sri Lanka).

Lei vive a Londra da alcuni anni per aiutare la figlia (medico 35enne), a crescere le sue due bambine.
Lui vive a Colombo dove ha costruito una casa abbastanza grande da accogliere tutta la sua famiglia e gli amici che lo andranno a trovare (io spero di andare a Pasqua).

Due mesi fa il mio amico viene drogato da alcuni finti rappresentanti che fingono di offrirgli un caffè.
Non so quale droga abbiano usato, ma il risultato è che il mio amico rimane per alcuni giorni in balia dei suoi aguzzini che gli portano via la macchina, le poche cose di valore custodite in casa e i soldi che ha in banca (non tutti, grazie alla diligenza del direttore). E che, non contenti, si divertono a fargli distruggere la sua stessa casa senza che nemmeno se ne renda conto.
Sua moglie si rende conto che a casa sta succedendo qualcosa e prende il primo volo in partenza da Londra. Arrivata a Colombo trova una situazione disastrosa: suo marito è ferito e ha distrutto tutte le finestre, i mobili, le porte, ... Tutto.

Per prima cosa, ovviamente, lo porta in ospedale.
Ma mentre lui viene ricoverato per essere disintossicato, lei torna a casa e, con l'aiuto di amici e parenti, risistema e pulisce tutto, vetri, mobili, porte, ... Tutto.
E lo fa solo perché non vuole che suo marito, tornando a casa dall'ospedale, si senta troppo in colpa per ciò che, pur incolpevole, aveva fatto.
Lo fa perché il suo è un amore semplice e profondo.

Mr. Jones e le lezioni della storia

Nel dicembre del 2008 l'arcivescovo Celestino Migliore (Osservatore permanente della Santa Sede presso l'Onu), annunciò il voto contrario del Vaticano alla proposta della Francia di imporre la depenalizzazione dell'omosessualità nel mondo. L'arcivescovo commentò la proposta dichiarando che "l'inserimento degli omosessuali nelle nuove categorie protette dalle discriminazioni sarebbe una barbarie moderna".

Mentre leggeva la notizia, a mr. Jones tornò alla mente la vicenda di Giovanna d'Arco che, nel 1431, venne bruciata viva sulla piazza principale di Rouen per volere di Pierre Cauchon, vescovo di Beauvais, che la accusava di indossare abiti maschili dimostrando inequivocabilmente di essere posseduta dal diavolo. Si fece due calcoli, poi ne trasse una delle sue semplici e istintive riflessioni: ovvero che il Vaticano, negli anni Duemila, probabilmente non considerava ancora "barbarie" le pene cui gli omosessuali erano soggetti in giro per il mondo:
- Iran: pena di morte (100 frustate per le donne)
- Afghanistan: pena di morte
- Arabia Saudita: pena di morte per lapidazione
- Kuwait: 7 anni di galera (10 se l'omosessuale ha meno di 21 anni)
- Pakistan: da 2 a 10 ani di carcere
- Egitto: 5 anni di carcere
- Marocco: 3 anni di carcere
ecc.

Poi, con un vago senso di smarrimento e nausea, concluse che nonostante fossero trascorsi quasi 600 anni dalla vicenda di Giovanna, la Chiesa continuava a fargli paura.