
Una mattina di aprile, il 19, la piccola Ziggy si addormentò per sempre e lo fece in silenzio, con la stessa discrezione con cui aveva vissuto i suoi dieci anni accanto a mr. Jones.
Chiuse gli occhi in casa sua, nel soggiorno, vicino alla sua adorata poltrona dai morbidi cuscini neri, appena accarezzata da un raggio di sole.
Ziggy era dotata di una dolcezza particolare ed era tanto delicata nei modi che spesso se ne percepiva la presenza senza vederla davvero.
Fatto sta che da quel 19 aprile molte cose cambiarono nella casa.
Per mr. Jones, il cui sguardo non smise presto di cercarla sulla poltrona dai cuscini neri.
E per Grace, la gatta più giovane, che trovandosi senza la saggia Ziggy, senza la materna Ziggy, dovette abituarsi a condividere il territorio domestico con l’altro gatto di casa, Vaughan, tutt’altro che tenero.
Ziggy se n’era andata, ma qualcosa di lei in quella casa era rimasto.
Soprattutto uno strano silenzio, tristemente diverso da quello che la sua lieve presenza non violava mai.
1 commento:
Ciao dolce e tenera Ziggy.
Una carezza.
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